Radiofrequenze

L’insieme delle radiazioni costituisce lo spettro elettromagnetico.

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Le radiazioni sono onde elettromagnetiche caratterizzate da una lunghezza d’onda e da una frequenza. La radiofrequenza (RF) è una radiazione non ionizzante che fa parte dello spettro elettromagnetico. Le correnti a radiofrequenza sono usate in ambito estetico da circa dieci anni; in ambito chirurgico ed ortopedico l'esperienza con questo tipo di onde ha radici più lontane. il passaggio di una corrente RF attraverso la pelle determina una produzione di calore. Le naturali resistenze dei vari strati cutanei che si oppongono al passaggio della corrente favoriscono uno stimolo termico. L'aumento di temperatura condiziona diversi fenomeni biologici. 

Tra questi la contrazione del collagene e la sua successiva produzione da parte di cellule del derma chiamate fibroblasti. Gli strumenti elettromedicali con manipolo che emette RF possono avere due configurazioni: monopolare e bipolare. Nella configurazione monopolare la corrente passa attraverso il paziente che fa parte integrante del circuito. Nella configurazione bipolare la corrente coinvolge una piccola parte del tessuto. La configurazione monopolare è tipica di uno strumento RF chiamato Thermage che è stato usato presso il nostro centro da quattro anni.

Gli strumenti che emettono RF sono di norma non ablativi, ovvero non condizionano alterazioni degli strati più superficiali della cute. Solo recentemente si sono aggiunti strumenti a radiofrequenza frazionale sub-ablativa. In modo analogo al laser frazionale (vedi) alcuni strumenti RF provocano molteplici piccole aree di tessuto denaturato, circondate da tessuto sano. Da queste aree inizia una sorta di guarigione accellerata che coinvolge i fibroblasti, che quando stimolati producono collagene ed elastina. Esistono strumenti che utilizzano, oltre una corrente a RF, altri fonti di energia quali laser o infrarossi. L'azione sinergica di RF ed energia luminosa sembra garantire eccellenti risultati Presso il nostro centro si utilizzano alcuni strumenti con tali caratteristiche. Gli strumenti RF permettono di ridurre e contrastare i segni dell'invecchiamento cutaneo quali le rughe e la perdita di tono cutaneo. Molti sono i distretti cutanei che possono beneficiare di tale metodica : viso, collo e decolletè e braccia. La radiofrequenza in associazione al laser o all'infrarosso è utilizzata per la riduzione delle circonferenze dei distretti inferiori (addome cosce) e per la riduzione della cellulite.


Sistema Misto con emissione di radiofrequenza e infrarosso ( E-Two Cyneron)

Questa piattaforma prevede l’emissione simultanea di energia ottica (luce infrarossa) e radiofrequenza bipolare. La corrente a radiofrequenza può essere non ablativa o ablativa. Quando non altera gli strati superficiali della pelle è da considerarsi non ablativa, quando al contrario provoca una soluzione di continuo, una alterazione del manto cutaneo, la radiofrequenza è da considerarsi ablativa.

La modalità ablativa è frazionale e come nel laser il danno coinvolge una porzione limitata di cute.  Il danno controllato causato dalla corrente a radiofrequenza si esprime con piccoli canalicoli di epidermide. Il danno provocato dalla corrente a radiofrequenza è inferiore rispetto a quello causato da un sistema laser. Dopo il trattamento il rossore determinato dalla radiofrequenza è di minor intensità e di minor durata. La radiofrequenza frazionale consente di generare calore a livello dermico con danno minimo a livello dell’epidermide.

Il rilassamento del viso, soprattutto quello che coinvolge il terzo medio inferiore risponde in modo significativo alla sistema che prevede l’uso della radiofrequenza non ablativa in combinazione all’infrarosso. Di norma sono necessarie 3-4 sedute con intervalli di 30 giorni. 

La stessa piattaforma E-Two Cyneron prevede, come già sottolineato precedentemente un sistema ablativo frazionale (senza integrazione con l’infrarosso). In questo caso le indicazioni principali sono rappresentate dal foto-invecchiamento del viso. Quindi rughe, pori dilatati, piccole macchie sembrano rispondere in modo efficace a tale metodica. Anche le cicatrici post-acneiche traggono giovamento dal trattamento con radiofrequenza ablativa. Infine ottimi risultati sono stati osservati nelle strie distensae (smagliature), anche quelle di colore biancastro.

Effetti collaterali

Col sistema misto e non ablativo gli effetti collaterali sono assenti. Un modico eritema della durata di poche ore può residuare dopo la seduta con il sistema. L’osservazione di vescicole e/o croste dopo l’intervento rappresenta un evento eccezionale.

Invece dopo l'intervento con radiofrequenza in modalità ablativa, compare nella zona trattata un area arrossata (eritema), che di solito regredisce sul viso, dopo 1-3 giorni. L'esperienza dolorosa è moderata e comunque il trattamento è ben tollerato. In genere, non usiamo anestesia locale né iniettiva né topica. Successivamente, in modo analogo a quello che avviene con il laser frazionato compare sul viso il cosiddetto pseudo-tanning, una sorta di desquamazione bruniccia che ricorda l'esito di una scottatura. Tale evento può perdurare per 3-5 giorni, per risolvere senza nessun esito permanente. Di norma rispetto al laser frazionato i fenomeni sono di minor intensità e soprattutto di minor durata. 

Controindicazioni

Si sconsiglia l'uso della metodica durante la gravidanza e allattamento o in caso di processi infiammatori diffusi. Nel caso di herpes ricorrente è consigliabile la prevenzione con anti-virali per via orale.

 
 

Radiofrequenza bipolare frazionata con micro-aghi

Da circa tre anni stiamo usando presso il CDM uno strumento a radiofrequenza ablativa che utilizza piccoli manipoli a micro-aghi. Il diametro del singolo ago è di 200 μm ovvero un quinto di un millimetro. La parte elettricamente attiva è rappresentata dalla punta dell’ago e misura 300 μm. In questa porzione limitata il metallo utilizzato è oro. 

La profondità raggiunta dall’ago, nella cute, varia da 0,1 mm fino a 3,5 mm. Il danno controllato, quindi non coinvolge direttamente l’epidermide ma gli strati sottostanti.

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La profondità raggiunta dall’ago, nella cute, varia da 0,1 mm fino a 3,5 mm. Il danno controllato, quindi non coinvolge direttamente l’epidermide ma gli strati sottostanti. 

Dopo avere creato i micro-fori gli aghi si retraggono automaticamente. La corrente a radiofrequenza provoca una coagulazione ed una denaturazione del collagene. Questo micro-danno controllato provoca la successiva sintesi di nuovo collagene. Le indicazioni di tale metodica sono rappresentate dal rilassamento del volto, soprattutto le zone del terzo medio inferiore quali l’arco mandibolare, le guance e sotto il mento. Anche il collo può beneficiare del trattamento quando sono presenti rughe lassità e cute fine. Un ulteriore indicazione è rappresentata dalle cicatrici post-acneiche del volto. Prima del trattamento è prevista l’applicazione per almeno 40 minuti di una crema ad attività anestetica. Con questo atto preventivo il trattamento risulta ben tollerato e la sintomatologia dolorosa è da ritenersi di grado modesto. Il numero dei trattamenti previsti è limitato a tre, con intervalli tra intervento e l’altro di almeno 30 giorni.

 
 

Dopo il trattamento

Dopo l’intervento compare eritema che di norma regredisce dopo 1 giorno. E’ presente anche modico sanguinamento legato alla penetrazione degli aghi nella cute. Ai dosaggi usati normalmente persiste un rossore per 1 giorno.  Raramente possono apparire delle follicoliti (piccoli brufoli). In questo caso è consigliata una terapia antiinfiammatoria locale che favorirà la scomparsa delle lesioni dopo pochi giorni senza alcuna sequela cicatriziale.

Controindicazioni

L’astensione al trattamento è previsto come nei laser in caso di gravidanza, allattamento, malattie infiammatorie ed infettive diffuse. In caso di herpes labiale recidivante è consigliabile una terapia antivirale con acyclovir per 5 giorni. L’esposizione solare non rappresenta una controindicazione assoluta come nel caso dei laser. Sconsigliamo comunque l’esposizione dopo il trattamento per 7 giorni; evitiamo inoltre di trattare pazienti con segni da foto-esposizione recenti quali pigmentazione eccessiva ed eritema solare.